Quando un burattino diventa bambino? Tu come genitore, insegnante di oggi o di domani, ti senti più Geppetto o Mangiafuoco? Il bambinoburattino Pinocchio canta... "io non ho fili eppur sto in piè",ma il tagliare o meno i fili ai nostri bambini, può creare delle differenze nella loro educazione, nel loro apprendimento, nella loro crescita?
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Che mentalità serve?
Che mentalità serve per essere promotori di apprendimento/sostegno/integrazione di tutti i bambini (con e senza handicap)?
La mentalità ha potere sui fatti educativi?
"L'uomo ragionevole adatta se stesso al mondo, quello irragionevole insiste nel cercare di adattare il mondo a se stesso. Così il progresso dipende dagli uomini irragionevoli." (George Bernard Shaw)
"Nulla rende così amabili come il credersi amati."(Marivaux)
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Che sia proprio questa mentalità, la magia, il potere di cui è portatrice la fatina?
RispondiEliminaChe sia proprio il credersi amato, la magia, il potere di cui è portatore il burattino/bambino?
La presenza di entrambi è determinante alla realizzazione dei fatti!
Il mondo, il contesto è quello che si può cambiare/adattare alle potenzialità dei bambini con necessità speciali.
RispondiEliminaGli adulti hanno la responsabilità di soddisfare le necessità speciali dei bambini con deficit (o con altri disturbi, difficoltà):
- conoscendo, comprendendo il bambino ed il suo deficit, il suo disturbo, la sua difficoltà;
- ricercando e mettendo in atto cambiamenti del contesto in modo da ridurre la situazione di handicap (è lo svantaggio che si può ridurre); "significa ricercare e mettere in atto delle condizioni ambientali, situazionali e processi educativi" Elisabetta Bacciaglia, Nicola Cuomo, "Le buone prassi tra il dichiarato e l'agito", Aemocon, Bologna 2005