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Fai attenzione














“Fai attenzione a come pensi e a come parli, perchè può trasformarsi nella profezia della tua vita.”
San Francesco D’Assisi


FAI ANCORA PIU'ATTENZIONE QUANDO SEI GENITORE O INSEGNANTE:


A)a come pensi e come parli, come comunichi
-con il linguaggio verbale (con le parole, con il tono di voce, ..)
-con il linguaggio del corpo, dei gesti, degli sguardi, perchè può trasformarsi nella profezia della vita di TUO FIGLIO, dei tuoi alunni, FIGLI degli altri.
Aggiungo....

B) a non rinunciare ad educare i bambini nei momenti di gioco libero (come a scuola nell'intervallo, come fuori scuola al parco).

Pensi che i bambini crescano meglio senza o con un intervento regolativo-educativo quando vedi prepotenze (fisiche-verbali) nei momenti di gioco libero?

Pensi che sia troppo impegnativo o negativo o giusto e necessario definire poche regole ben chiare e condivise (dai bambini...e dai genitori)anche per questi momenti di gioco libero?

Pensi che lasciare "sistemare ai bambini DA SOLI le lore "questioni" sia SEMPRE GIUSTO oppure credi che questa libertà di autoregolarsi possa crare EFFETTI NEGATIVI nello sviluppo dei bambini?

Pensi che sia indifferente educare alla buona-educazione (regole per stare bene per l'individuo e per il gruppo) fisica, verbale, relazionale piuttosto che lasciare al gruppo il compito di insegnare una educazione dove potrebbe succedere che non sia la buona-educazione ad imporsi bensì quella del più "prepotente" che regola e stimola le risposte degli altri bambini (altri bambini che possono diventare vittime o imparare a "sopravvivere" rispondendo conla stessa sotto-educazione, quella della prepotenza)?

Che genitore sei? Che esperienze hai avuto? Come hai risolto i confronti tra i bambini e con i genitori diversi da te nell'affrontare "la risoluzione di prepotenze?
Che insegnante sei? Come hai risolto?

Tu che leggi, condividi le tue risposte, le tue esperienze; Confrontiamaci!!!!!!!!!!

2 commenti:

  1. Sono la mamma di una bimba di quasi 8 anni molto sensibile e timida, fino a pochi mesi fa pensavo fosse giusto insegnarle a cavarsela da sola, anche se ho sempre insistito sul fatto che deve essere educata e gentile con tutti, ora sto iniziando a cambiare idea. Negli ultimi mesi è diventata aggressiva, soprattutto in famiglia perchè il messaggio che riceve dall'ambiente scolastico, in cui passa ben 8 ore al giorno, qual'è? Chi si comporta male, è violento e maleducato ha tutte le attenzioni da compagni e insegnanti, chi è gentile ed educato viene messo in disparte. Ora, cosa devo fare per aiutare mia figlia a superare questa delicata fase?

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  2. Questa situazione rappresenta proprio quello che i nostri figli, la scuola, noi genitori stiamo vivendo...si cerca di emergere da comportamenti che spingono comunque a porsi in un diverso modo nei confronti degli altri.
    A 8 anni, la tua bimba, prende attivamente parte di un processo di cambiamento che è finalizzato a "vivere" in un certo "mondo" che è quello formato dal gruppo dei pari.
    Sensibilizzare gli insegnanti è indispensabile, occorre comunicare questa situazione in modo che responsabilmente non si continui a valorizzare i comportamenti aggressivi e maleducati.
    Di solito, proprio come fai notare proprio tu, questi ultimi, sono comportamenti messi in atto da chi cerca in ogni modo di "emergere" nel gruppo ...per sopravvivere occorre reagire, ed ecco perchè anche la tua bambina reagisce: direi proprio che sta imparando a cavarsela da sola.

    Accorgersi di questo processo, come genitore , significa non "ritirarsi, rinunciando ai propri principi educativi, morali" ma comprendere, e seguire il processo di cambiamento.
    Parlane agli insegnanti, loro hanno una responsabilità importante nel realizzare situazioni educative a scuola che "insegnano" che la vera forza e la condizione indispensabile per stare insieme è il rispetto e la valorizzazione di ognuno, parlando e coinvolgendo i bambini a essere protagonisti del loro cambiamento per diventare una realtà diversa;
    parlane con la tua bimba, ascoltala, se sente che la comprendi troverà, molto probabilmente, che lo spazio famigliare non si contrappone alla sua ricerca di "soluzioni di vita" con i compagni e anche il suo "imparare a cavarsela da sola" , trova un momento di sfogo con te, lasciandola libera di far uscire emozioni (che siano di rabbia, di sofferenza, di paura...vanno tutte ascoltate), così potrai contenere l'aggressività ,che molto probabilmente, lei per prima ha vissuto, e tenendola per mano potrai rassicurarla, potrai chiederle e farle scoprire altre soluzioni, per affrontare l'ambiente scolastico, in modo che possa stare meglio.

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