Quando un burattino diventa bambino? Tu come genitore, insegnante di oggi o di domani, ti senti più Geppetto o Mangiafuoco? Il bambinoburattino Pinocchio canta... "io non ho fili eppur sto in piè",ma il tagliare o meno i fili ai nostri bambini, può creare delle differenze nella loro educazione, nel loro apprendimento, nella loro crescita?
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In bocca al lupo bambini!
Crepi il lupo! Non ci facciamo scappare la possibilità di cambiare l'oggi ed il domani, diamo ai nostri bambini occasione di prendere parte al cambiamento che serve affinchè il loro futuro non sia il risultato di scelte di potere che escludono in realtà proprio il diritto di autodeterminazione futura dei nostri figli.
Esiste la possibilità di offrire una educazione che vada in direzione diversa da quella competitiva?
L' educazione competitiva si nasconde (come un lupo) non si fa nemmeno dichiarare di essere presente e soddisfa i genitori che pensano che per i figli sia indispensabile dover essere tra i più bravi, tra i migliori con i migliori risultati scolastici. Questi genitori, consapevoli o meno, ritengono che richiedere-esigere tale educazione possa far percorrere ai loro figli il cammino che condurrà alla loro felicità, al loro successo.
In tale ottica:
-non si riesce ad accettare che i propri figli possano sbagliare, che gli insegnanti possano sbagliare e che questi sbagli possano rivelare quello che si è: esseri umani, non c'è un "essere superiore" che si possa creare od educare che non abbia bisogno dell'aiuto dell'altro, di imparare dall'altro.
-non si vogliono dei bambini, si vogliono delle "macchine" perfette....incapaci di emozioni verso gli altri, macchine che perseguono prima di tutto la ricerca del successo; macchine che non si accorgono(come i loro genitori) di essere integrati in un sistema (un potente lupo pronto a mangiare) da cui vengono usati ed educati per continuare ad essere usati.
-non si accetta chi non corrisponde alla superiorità che si va ricercando (lo si considera altro da sè, lo si considera qualcuno che non ha niente da dare o da insegnare, di cui non si ha bisogno per raggiungere il successo).
In realtà, tutti abbiamo bisogno l'uno dell'altro , nessuno escluso, tutti abbiamo bisogno di cooperare per il bene comune e per il bene individuale.
In bocca al lupo! L'augurio è che si rifletta e si possano prendere scelte in direzione del "crepi il lupo" affinchè non sia il bambino a subire una infelice sorte.
Molto dipenderà dalla scelta dei genitori, dalle richieste che faranno e dalle risposte che "pretenderanno" di ricevere dagli insegnati, dalla scuola.
Come genitori, cambiamo richieste: non solo quadeni, non solo ottimi voti, non solo prodotti materiali che attestano un lavoro, c'è anche un importante lavoro che non produce oggetti materiali (lavoro sul gruppo, lavoro sulle relazioni, sulla comunicazione, sulla sensibilità verso gli altri. Non ci limitiamo ad adattarci al sistema, scegliamo cosa chiedere agli insegnanti con lungimiranza e pensiamo che siamo tutti in realtà sottoposti al gioco di potere di questo lupo, gioco che funziona togliendo coscienza e capacità di scelta. E'possibile comprendere che la cooperazione, l'integrazione, il conoscersi l'un l'altro, l'aiutarsi l'un l'altro dei bambini a scuola sia un valore positivo e prioritario rispetto all'educazione competitiva?
Siamo tutti uniti in questo mondo che va in una direzione che chiede urgente cambiamento di rotta. In realtà, tutti abbiamo bisogno l'uno dell'altro , nessuno escluso, tutti abbiamo bisogno di cooperare per il bene comune e per il bene individuale, se si compete in realtà si fa il gioco di un potente lupo che ci rende impotenti proprio perchè, invece che farci cooperare con forza, ci separa e ci indebolisce fino ad eliminarci dal gioco.
In bocca al lupo bambini! Io, personalmente, preferisco che crepi il "potente -lupo "!!!
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